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NBA

Harden non basta, Warriors 2-0


Nonostante i 38 punti del 'Barba' sono ancora Curry e compagni a festeggiare la vittoria ed il 2-0 nella serie.



Dopo la combattuta ed emozionante gara 1, vinta soltanto nel finale dai Golden State Warriors, gli Houston Rockets tornano a fare visita alla Oracle Arena per gara 2. La notizia più importante per coach McHale riguarda Dwight Howard, che è stato recuperato in extremis dal fastidio al ginocchio e parte quindi in quintetto


 
E gara due è stata una spettacolare sfida tra Harden e Curry. I due MVP sono stati protagonisti assoluti, rispondendo l’uno al canestro dell’altro.
 
“A volte mi viene voglia di sedermi in prima fila e di godermi lo spettacolo. Harden e Curry sono i migliori giocatori al mondo”. Questo il commento di Bogut in sala stampa dopo la partita.
 
Con Houston in difficoltà e sotto di 17 punti nel secondo quarto, Harden si è caricato sulle spalle la squadra, guidando la rimonta con una tripla dietro l'altra.
 
E il "Barba" è andato vicino a vincere la partita, ma nell’azione finale, pressato da Thompson ha perso il pallone e non è riuscito a tentare il tiro che sarebbe potuto valere l'1-1. I Warriors hanno vinto 99-98 in un finale dalle mille emozioni.
 
Lo stesso Harden è uscito dal campo piuttosto nervoso, lo abbiamo visto abbattere una struttura nel tunnel che porta agli spogliatoi.
 
“E’ frustrante perdere una partita in questo modo”. Le sue parole qualche minuto dopo la fine della partita.
 
Con 38 punti, 10 ribalzi e 9 assist Harden è stato il miglior marcatore dell'incontro. Howard che sembrava non dovessere esserci, ha giocato un’ottima gara, mettendo a segno 19 punti e 17 rimbalzi.
 
“Non lasceremo andare questa serie. Per come abbiamo giocato, ci siamo eccome. A Houston le cose andranno diversamente”. Il commento di Coach McHale.
 
“Abbiamo sofferto un po’ più del previsto nel finale”. Le parole di uno Steph Curry che in sala stampa, questa volta si è presentato senza la figlia Riley.
 
I Warriors si portano quindi sul 2-0, con la serie che adesso si sposterà in Texas per le prossime due partite in programma sabato e lunedì notte. Golden State ha sofferto sì, nel finale, ma di fronte ha trovato una squadra tosta e dura da battere, capace di cambiare pelle: gara due è stata completamente diversa da gara uno, dove McHale aveva dovuto giocare a lungo con il quintetto piccolo per l’assenza di Howard. Il cambio di strategia però non ha fatto diminuire l’efficacia di Houston che anzi ha dimostrato di sapere rimontare margini importanti come il -17 di questa partita e di essere sempre viva e quanto mai nella serie.
 
HOUSTON: Harden (38), Howard (19), Jones (12)
 
GOLDEN STATE: Curry (33), Bogut (14), Thompson (13)
 
Articolo in collaborazione con: basketissimo.com

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