Il presidente del Parma Giampietro Manenti ai microfoni di Tuttomercatoweb torna a parlare della situazione stipendi: "Se ci lasciano lavorare, arriviamo al dunque. Ce n'è di tempo, non è un problema. Dovevamo vedere tante cose. Lo so che il tempo stringe".
 
Il rischio fallimento: "Macché fallimento. Non falliremo. Penso proprio di aver risolto la situazione. I soldi? Due-tre giorni bancari, di mezzo ci sono il sabato e la domenica. Probabilmente mercoledì ci saranno i soldi.".
 
"Io ci ho sempre messo la faccia, fin dall'inizio. Per voi non è un problema quando arrivano i soldi. Non si falsa niente. I problemi ci sono dal primo luglio 2014, tutta questa gente dov'era prima?".
 
La possibile cessione: "Vediamo. A quanto voglio vendere? Non c'è un valore. È un valore affettivo. Sono sempre stato innamorato di Parma, lo vedete che siete mal informati?".
 
"Corioni dice che sono inadeguato? Il signor Corioni non s'è presentato dal notaio quando volevo prendere il Brescia. Corioni non aveva voglia di vendere, non faccio polemica, non m'interessa. Se lui vuole fare polemica, faccia pure...".

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