La sfuriata di Filippo Inzaghi nella conferenza stampa post Chievo-Milan è un altro segnale della solitudine che SuperPippo sta vivendo in casa rossonera in questo avvio di 2015, che è quasi un eufemismo definire da incubo.
 
Il Diavolo sta viaggiando con una media da retrocessione, la squadra è nervosa, insicura e senza idee: lo specchio dell'allenatore piacentino, che sente che la situazione gli è sfuggita di mano. I nuovi arrivati non si integrano, anzi affiorano i primi contrasti con Destro e Cerci, e anche Menez nell'ultima partita è apparso molto contrariato.
 
Silvio Berlusconi, che negli ultimi venerdì non si è fatto vedere a Milanello, è deluso e nonostante le dichiarazioni di facciata sta pensando a un cambio tecnico, per rivitalizzare la squadra che resta comunque ancora in corsa per l'Europa League.
 
Per evitare l'onta del primo esonero alla prima esperienza in carriera, Inzaghi dovrà in primo luogo superare lo scoglio del Verona: la partita contro Luca Toni e compagni potrebbe rappresentare davvero l'ultima spiaggia. In caso di ennesimo fallimento la panchina verrà affidata a Mauro Tassotti fino al termine della stagione: in ogni caso in estate si ripartirà con un nuovo progetto tecnico.

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