"Continuiamo a sentire promesse, ma finora zero fatti. E se nessuno aiuta il Parma il giorno dopo l'udienza in Tribunale, ossia il 20 marzo, il club non esisterà più".
 
Somiglia a un grido di disperazione l'intervista concessa alla 'Domenica Sportiva' da Alessandro Lucarelli. Nella trasmissione di Raidue il capitano della squadra emiliana se la prende con vecchia e nuova presidenza: "Manenti dice tutto e il contrario di tutto. E' presidente da quasi un mese, ha parlato alla squadra quattro volte con la promessa di sistemare tutto, ma per ora non abbiamo visto nulla. Mi auguro riesca a mantenere la parola, ma più passano i giorni più risulta difficile dargli fiducia. Ma ciò che è stato sbagliato in questi anni è la gestione da chi c'era prima, chi ha guidato questa società e ora dice di essere stato truffato da Taci. Taci però non ha fatto questa montagna di debiti. Da quando ha lasciato non l'abbiamo più visto né sentito".
 
Il centrale livornese ne ha anche per le istituzioni, Federcalcio e Lega: "Tavecchio vorrebbe lavarsene le mani, ma lui e Beretta dovrebbero assumersi qualche responsabilità di ciò che è successo. Se si è arrivati a questo punto significa che le norme lo hanno consentito".
 
"Noi vorremmo continuare a giocare, ma siamo in queste condizioni da sei mesi e si stanno svegliando adesso. Chiediamo soluzioni a 360 gradi, non solo per proseguire la stagione, ma anche per ciò che accadrà dopo. Anche l'Aic è arrivata tardi, figuriamoci gli altri. Nessuno si è presentato a Collecchio, anche la scelta di non giocare è arrivata solo quando è stata fissata l'Assemblea di Lega per il 6 marzo", aggiunge Lucarelli. Che teme di non giocare anche Parma-Atalanta: "Se il sindaco Pizzarotti chiude lo stadio la vedo grigia. Aspettiamo l'assemblea del 6 marzo, poi vedremo".

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